Quando l’HLA di un individuo X entra in contatto con cellule del sistema immunitario di un soggetto estraneo Y (come ad esempio quelle di un rene trapiantato dal paziente Y al paziente X), le riconosce come estranee, lancia un allarme e genera la risposta immunitaria che innesca il rigetto.
Un trapianto ha ottime probabilità di avere successo quando “autologo”, ovvero quando il tessuto impiantato su un soggetto X appartiene al soggetto X stesso; ovviamente, le possibilità di successo diminuiscono se questo viene effettuato fra un individuo X e uno Y in quanto è necessario che vi sia una compatibilità HLA tra i due assoluta.
E che ruolo avrebbe in questo processo il latte materno?! Esistono osservazioni sperimentali a supporto dell’ipotesi che l’allattamento al seno consenta ai neonati di essere “esposti” (un po’ come quando ci si vaccina) a cellule allogeniche materne, “differenti” dalle proprie, inducendo nel loro organismo una sorta di “tolleranza” senza scadenza temporale.
Queste informazioni verrebbero quindi memorizzate dal sistema immune e sfruttate in caso di trapianto di tessuto/organo il cui donatore è la madre o un fratello: essere allattato in età neonatale consentirebbe all’individuo X (ricevente del tessuto) di sviluppare una ipo-responsività agli antigeni HLA del soggetto Y poiché non del tutto estranei al suo sistema immunitario, e questo limita l’attivazione dell’allarme che conduce al fenomeno del rigetto.
Insomma, è un po’ come quando decidiamo di aprire il cancellone di casa anziché chiamare aiuto, solo perché riconosciamo la persona che ha suonato il citofono e tolleriamo la sua presenza!
Sitografia:
1. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6379295
2. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6369661
3. http://www.bloodjournal.org/content/99/5/1572.full-text.pdf+html
4. http://it.wikipedia.org/wiki/Rigetto_di_trapianto
L’allattamento al seno è importante, ma non deve diventare un’ossessione o una malattia. ….se c’è il latte ottimo ma se non c’è grazie al cielo i bambini ad oggi hanno alternative valide e crescono sani e forti comunque. …
Gentile Monia,
la ringraziamo per il suo contributo,
L’articolo intende mettere in luce alcuni fra i tanti benefici legati all’allattamento basandosi su evidenze scientifiche.
Ciascuna donna può scegliere in modo realmente libero se allattare o meno solo se correttamente informata.
Se “il latte c’è” ovvero se l’allattamento non presenta difficoltà per la madre è certamente una gran cosa.
Se invece vi sono difficoltà o elementi di frustrazione, crediamo di fondamentale importanza che la mamma trovi il giusto supporto (umano e professionale) per poterli superare al meglio.
Non sapevo che l’allattamento al seno fosse così importante! Grazie a Lucia per aver divulgato con competenza concetti fondamentali in modo così chiaro!