Vi siete mai chiesti se esiste una relazione tra parametri antropometrici e rischio di sviluppare particolari patologie, fra le quali diabete e malattia cardiovascolare? In tal caso, lo studio qui in breve riassunto potrebbe fornirvi indicazioni utili.
L’indagine appartiene al Pune Maternal Nutrition Study, svoltosi in 6 villaggi rurali vicino a Pune, in India; l’obiettivo della ricerca è stato quello di studiare l’associazione tra dimensioni e proporzioni del corpo alla nascita e crescita durante i primi anni dell’infanzia, per valutare il grado di rischio nello sviluppo di patologie cardiovascolari e diabete al compimento del sesto anno di vita.
La ricerca trova la propria giustificazione nel fatto che l’Asia meridionale è il paese nel quale si registra il più alto tasso di diabete di tipo 2 al mondo e nel quale vi è una grande prevalenza di malattia cardiovascolare, al punto che si prevede che essa diventi la principale causa di morte.
Su 762 neonati identificati agli esordi dell’indagine, i bambini che effettivamente hanno partecipato allo studio nel corso degli anni sono stati 698.
Su ciascun soggetto sono state effettuate un totale di 12 rilevazioni antropometriche, susseguitesi al ritmo di 1 ogni 6 mesi; durante i controlli sono stati indagati l’indice di massa corporea, l’aumento ponderale, la circonferenza della metà superiore del braccio e, in generale, le dimensioni/proporzioni del corpo.
Inoltre, al sesto anno di vita sono stati raccolti su tutti i soggetti specifici dati inerenti la composizione della massa magra e grassa e i fattori di rischio cardiovascolare (insulino-resistenza, pressione arteriosa, concentrazione e tolleranza al glucosio, livello dei lipidi plasmatici).
Vediamo i principali risultati… [SEGUE]