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Questo post è nato grazie alle mamme e ai loro bambini, grazie ai papà che supportano, grazie alla rete che tutela e celebra la diade.

Viene alla luce così e va oltre.

Allattare non è solo un fattore nutrizionale, è pura e benefica esperienza di vita

per la mamma…

aver allattato mio figlio è stato un dono per me. Penso di averlo già detto in qualche altra occasione, allattarlo mi ha insegnato ad amarlo. Certo, lo amavo anche prima che venisse alla luce, ma in maniera astratta, scontata; quando ti ritrovi tra le braccia un esserino urlante di cui non sai nulla, è tutto diverso. Attaccarlo al seno, vederlo letteralmente aggrappato alla mammella con la forza di un istinto a me sconosciuto prima, mi ha aiutata anche a superare i momenti più bui del post-parto.”

“Sono stati l’allattamento…il contatto…la simbiosi… quegli sguardi…che mi hanno resa madre…mi hanno fatto sentire tale…e non immaginate quante volte io ne abbia avuto bisogno per colmare ansie, paure, incubi… Quel dare vita attraverso il nutrimento ne dava a me…
I 21 mesi di allattamento di Chiara sono stati meravigliosi…proprio perché mi hanno permesso di carpire e scoprire quelle prime volte uniche…in cui, sempre, il contatto e l’attaccamento si sono rivelati l’unica e insostituibile soluzione a tutto…per me e per lei…
Ho scoperto la naturalezza…la comodità… la spontaneità… la salute… l’Amore…
Poi…l’arrivo di un mio problema di salute mi ha costretta a interrompere… e quanto male l’ho vissuta… quelle lacrime non le dimenticherò mai…è stato allora che ho avvertito davvero il distacco da lei…che, fino ad allora, era solo e solo mia…. Fortunatamente, lei ha affrontato tutto al meglio e, come il più delle volte, è stata la mia ancora di salvezza, attraverso i suoi comportamenti… si è “accontentata” delle carezze…delle manine nel seno per addormentarsi…e lo fa ancora…
Con Mario…altra splendida esperienza… lì la mia consapevolezza e il mio approccio erano ancora più naturali e desiderati…l’ho allattato in modo esclusivo fino a oltre 8 mesi, dopo i quali l’autosvezzamento ha accompagnato ancora l’allattamento e non viceversa…e il tutto (stranamente, per me!!!) senza ansie o paure…io ho sempre saputo che quella era la cosa giusta per entrambi…e una nuova simbiosi d’amore si è fatta strada nelle nostre vite, unite e armoniche…”

 

Per il bambino

Quel cucciolo accovacciato in modo fiducioso e sereno,

il suo sorriso o il suo staccarsi “parlocchiando” col piglio di chi sente le energie rinforzate

….questo mi viene in mente in prima battuta!
Io mi sento in una bolla colorata!
Le sue pupille, il suo sguardo semicoperto
e quelle manine che si muovono e che accarezzano!”

Per i fratelli

” L’emozione più grande è stato riallacciare il contatto perduto troppo presto con Leonardo.

Vedere, dopo mesi, come la memoria non fosse andata perduta, come lui ricordasse ed ancora desiderasse recuperare quel gesto, e con quanta dolcezza!
Sì, allattarli contemporaneamente è stato questo: tenerezza e dolore, senso di colpa per aver concluso quella meravigliosa parentesi troppo in fretta.”

 

“GM ed io ci portavamo dietro una ferita, non avendo goduto di quel nutrimento totalizzante che l’allattamento dona.

Dopo la nascita del fratello, per qualche tempo, lo ha osservato poppare ed inebriarsi di questo nettare, finché un giorno non ha domandato di poterlo fare pure lui.

Non saprei descrivere quanto è stato importante, prezioso, terapeutico per entrambi!
Ancora ripenso a quei momenti.
Lui, dapprima timido, poi emozionato (le sue manine vibravano in preda alla sensazione piacevole di ripristino del benessere), ha continuato a lungo a poppare e domandarmi di poterlo fare ogni qual volta ne avesse sentito il bisogno.
Per mesi e mesi, di tanto in tanto, ha rinnovato questi momenti che, se è possibile, diventavano ancora più vibranti quando a poppare erano entrambi, stringendosi la mani o accarezzandosi l’uno l’altro.
E’ stato come sentire una ferita rimarginarsi.
Credevo che l’ assenza di quel “contatto” sarebbe stato inesorabile, un dato da accettare,
invece…”

 

 Si tratta di saziare in senso lato, gettando le basi per la crescita, sana, sicura, appagata.

Dalla dipendenza all’indipendenza, a piccoli passi. Tutto a suo tempo.

“Mario a un tratto non era più interessato al mio latte come nutrimento e non ne richiedeva, ma il contatto con lui è rimasto intenso in egual modo e oggi, anche se non si nutre di latte, continua a farlo col profumo della mia pelle, col contatto, con la ricerca del seno quale rifugio…e ne necessita continuamente, nonostante tutto… E questo mi ha aiutata tanto, nonostante io abbia avuto bisogno di tempo e di conforto (con saggi consigli affettuosi di care persone) per metabolizzare questo “distacco” e per capire, in fondo, che distacco non è stato…
Il seno non è solo nutrimento, è vero…per me e per i miei figli è e continua a significare Amore e Vita…”

 

Potrei aggiungere tante parole, ma la realtà è che non ce n’è bisogno.

Non si tratta di spiegare qualcosa a qualcuno. Si parla di vita e di benessere e questi pensieri lo rivelano da sé.

E’ vero, allattare non è solo nutrimento.

Per voi cos’è?

 

Marika Novaresio

 

La fonte  di questo post è il topic Il Seno non è solo Nutrimento sul forum di mammole.it

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