È il 30 novembre 2018 e sono incinta di 36 settimane + 4 giorni.
Alle 8:00 cado dalle scale con in braccio il mio primo bimbo, quindi mia madre chiama l’ambulanza. Io sono sempre cosciente.
Dunque, visto che sono seguita all’ospedale per le gravidanze a rischio per un ritardo di crescita e per contrazioni, chiedo di essere portata li.

Arrivo in ospedale e vengo attaccata al tracciato, che dura due ore.
Dopo vengo visitata dal ginecologo. Per fortuna in turno c’è il mio ginecologo, il quale ricontrolla le misure della bimba e si accorge che, rispetto all’ecografia fatta due settimane prima, la mia bimba non è cresciuta.

Per cui, insieme alla responsabile delle gravidanze a rischio decidono di ricoverarmi per indurre il parto.
Alle 14:00 arriva l’ostetrica per farmi la prima dose di gel: sono partite le contrazioni!

Che bello, a questo giro faccio prima rispetto al primo parto.
Peccato, però, che alle 16 si ferma tutto.
Alle 22:00 torna un’altra ostetrica per farmi la seconda dose di gel, alle 23:00 ricominciano le contrazioni che si fanno sempre più forti.

Quindi inizio a camminare per il corridoio a braccetto con mia madre (Santa Donna!)… [SEGUE] 

 

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