Mi è sempre piaciuto ripensare al giorno della nascita di Gioele, mi piace rileggermi i messaggi scambiati con il mio compagno, rivivere la giornata passo passo.
Avevo già avuto un ricovero la settimana precedente, per qualche contrazione, anche intensa, ma irregolare.
Mi hanno somministrato una flebo per bloccarle perché ero solo di 35 settimane.
Mercoledì rientro a casa, convinta che dopo il falso allarme, sarei arrivata al termine il 22/10. Lavo le cose che avevo usato in ospedale e ripreparo la valigia.
Il 25/09 vado con il mio compagno a fare una maxi spesa, perchè nei giorni che non c’ero stata lui lavorava e il frigo non era rimasto più nulla. Mi sentivo piuttosto bene, solo un po’ stanca e con un po’ di nausea.
La mattina il mio compagno si alza prestissimo, come sempre, per andare al lavoro, mi saluta e io mi riappisolo. Poco dopo avverto una sensazione strana, faccio in tempo a scendere dal letto (con la velocità che il mio pancione, già bello pronunciato dal 6 mese, mi poteva permettere) e si rompono le acque.
Guardo l’orologio, le 5, chiamo Jacopo… SEGUE