Ma sapete a Samuele cosa importava che ci fosse tutta quella gente?
Che non fossimo pelle a pelle e sdraiati? Che fossero passate più di 3 ore dalla nascita?
Mi guardava con quei suoi occhietti neri come per dire: “eccoti, Mamma, che bello che adesso stiamo un po’ insieme!” e, semplicemente, si è attaccato. Davvero era la cosa più naturale di questo mondo, davvero c’eravamo solo io e lui, davvero mi sentivo Mamma, davvero ero FELICE.
La questione della gambina ci ha accompagnato tutto il tempo della degenza (poi per fortuna è finita bene) quindi comunque sia io che mio marito avevamo principalmente questa preoccupazione.
Anche perché altre -per fortuna- davvero non ce n’erano!
Samu si attaccava continuamente. Dovevo compilare una tabella con le volte in cui si attaccava: andavo sempre fuori dalle righe predisposte perché Samu era davvero un supertettone!
Così le ostetriche passavano, guardavano lui che tettava (praticamente tutte le volte!), leggevano il foglio e andavano dalla mia compagna di stanza che invece aveva una bimba un po’ più pigrona.
Così, però, secondo me era tutto ok, per loro pure… SEGUE
So che potrebbe essere una fiaba inopportuna, ma sarebbe possibile conoscere il nome di questa pediatra? Grazie