Mi sentivo inadatta, disperata, mi domandavo perché le altre mamme allattassero con così tanta facilità e io non riuscivo a nutrire il mio bimbo.
Ero davvero sconfortata, finché un giorno parlando con la dottoressa della farmacia del mio paese, mi dice che è disponibile a darmi il suo aiuto…

Giorno dopo giorno ci ritroviamo da lei e “attacchiamo” Edoardo; passo le ore con lui attaccato al seno, cercando di diminuire sempre più il latte artificiale.
È stata dura, davvero tanto, non credevo di farcela, inizialmente non sono stata aiutata, non ho avuto  gli operatori vicini…

All’inizio ho sofferto davvero molto, non pensavo di riuscirci e poi, una volta che bene o male, piano piano ero riuscita ad avviare l’allattamento, ero sempre preoccupata: mi domandavo se il mio latte era abbastanza, se stessi facendo la cosa giusta perché purtroppo Edoardo cresceva pochissimo, si scaricava poco, non tutti i giorni.
Insomma, ero davvero preoccupata.
Dopo circa un mese – che è stato lunghissimo –  sono riuscita ad allattare Edoardo esclusivamente al seno, abbandonando il latte artificiale.

Il mio approccio è stato davvero duro, penso che se mi fossi fidata di alcune indicazioni datemi, il mio bimbo non sarei mai riuscita ad allattarlo.
Ce l’ho fatta perché volevo e volere è potere, ma anche per l’aiuto della dottoressa di cui dicevo e di una consulente che avevo contattato telefonicamente.

Grazie alla mia esperienza però…SEGUE

 

segue

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