saluteI dati del Rapporto Osservasalute, indagine finalizzata a fotografare lo stato di salute del nostro paese.

Rispetto all’indagine precedente l’aspettativa di vita è lievemente cresciuta ma la causa non va ricercata nel miglioramento degli stili di vita ma prevalentemente dalle scoperte nel campo medico.

Dal rapporto sono emerse alcune criticità, tra cui l’aumento delle persone obese, anche in età infantile.

 

 

 

 

La crescita dell’aspettativa di vita: analisi dei dati

L’aspettativa di vita media è cresciuta ulteriormente e nel 2010 è stata pari a 79,4 per i maschi e a 84,5 per le femmine. I fattori che hanno favorito l’aumento sono principalmente le scoperte in ambito medico (sia in ambito diagnostico che in ambito terapeutico) che hanno ridotto i decessi per malattie del sistema cardio-circolatorio e per tumore.
Distinguendo i dati tra uomini e donne, si può notare che l’aumento rispetto al 2006 è pari ad un anno per gli uomini e a 0,5 per le donne, confermando il trend all’avvicinamento tra i due dati, cominciato nel 1992.
In crescita i dati relativi agli ultracentenari, raddoppiati negli ultimi dieci anni, e costituiti prevalentemente da donne (82,8%).
Analizzando i dati su base territoriale emergono forti differenze tra le regioni italiane. La Campania si conferma la regione con l’aspettativa di vita più bassa, mentre le regioni più “virtuose” sono il Trentino Alto-Adige e le Marche.

 

Stile di vita degli italiani

Cala leggermente il consumo di tabacco, con la percentuale di over 14 fumatori che si attesta nel 2012 attorno al 21,9%, diminuendo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Permangono le differenze tra uomini e donne, con una netta prevalenza dei primi.
Dati positivi anche in relazione al consumo di alcolici: nel 2011 i soggetti a rischio sono il 12,5% nella fascia 19-64 anni (contro il 13,4% del 2010) e l’11,4% nella fascia 11-18 anni (contro il 12,8% del 2010).
Ai miglioramenti, seppur lievi, nell’andamento del consumo di alcoolici e tabacchi, si contrappongono i dati allarmanti sull’obesità.

Rispetto al 2011 la percentuale di italiani con peso eccessivo è aumentata dello 0,2%. Le persone in sovrappeso sono attualmente il 35,6% degli over 18 e gli obesi il 10,4%. Il fenomeno non si presenta in maniera uniforme su scala territoriale, con dati più elevati al Sud Italia.
Preoccupanti i dati relativi all‘obesità infantile: quasi il 27% dei ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni è in sovrappeso.

 

Analisi dei dati relativi alla salute materno-infantile

Cominciamo l’analisi dei dati relativi alla salute materno-infantile dal numero di tagli cesarei che, nel 2012, è stato pari al 36,62%. Nonostante la tendenza alla lenta diminuzione, l’incidenza si presenta ancora piuttosto elevata e differenziata su scala territoriale, con dati che variano dal minimo del 22,95% in Friuli Venezia-Giulia, al massimo del 61,15% in Campania.
Nel 2011 sono iniziati 924 cicli a fresco ogni milione di abitanti, nell’ambito della procreazione medicalmente assistita. Per ogni 1.000 nati vivi, 21,8 sono nati grazie a tecniche di fecondazione assistita, un dato in leggera diminuzione rispetto alla precedente indagine.
I dati relativi all’aborto spontaneo (137 casi ogni 1.000 nati vivi) mostrano dati in leggera crescita, soprattutto nella fascia di età over 35. Si confermano dati in ribasso relativamente al ricorso all’aborto volontario (dai 7,9 casi ogni 1.000 donne del 2010 ai 7,8 del 2011), con numeri nel complesso inferiori rispetto alle medie europee.

 

 

Fonte Bibliografica

Rapporto Osservasalute. Migliora la salute degli italiani, ma diminuiscono i servizi… PDF

 

 

 

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