Tra questi vi sono irritabilità, agitazione motoria, viso arrossato e vampate di calore, distensione addominale, flessione delle gambe, pugni stretti, calci, eruttazione, inarcatura della schiena, pianto che tende a modificarsi nei toni e divenire più acuto ed altre generiche manifestazioni di dolore.
Proprio in virtù di questo quadro, si tratta di una condizione che pone il genitore in una condizione di forte ansia, specialmente per via del fatto che si presenta quasi ogni giorno; fortunatamente, il problema della colica non è destinato a durare a lungo in quanto prende inizio solitamente intorno alle due settimane di vita, per poi vedere un notevole miglioramento a partire dal quarto mese.
Molte ricerche scientifiche hanno nel tempo indagato l’efficacia di alcuni interventi comportamentali nel ridurre i sintomi delle coliche: tra gli interventi che non hanno prodotto cambiamenti significativi anche per via della scarsa qualità degli studi, si annoverano l’aumentato tempo di tenuta in braccio del piccolo, il simulatore di viaggio in macchina ed il counselling focalizzato sui genitori.
Invece, gli interventi comportamentali che paiono avere una modesta ma pur sempre presente efficacia sono state la riduzione delle stimolazioni (intesa come il ridurre i colpetti, i sollevamenti, i movimenti a scatto sui piccoli) ed il migliorare la responsività dei genitori.
Il miglioramento della responsività dei genitori… [SEGUE]