acqua prenatale

 

 

Bagno derivativo?

Che sarà mai?

Una domanda onesta che rivela la scomparsa di una competenza arcaica ossia di una capacità, una conoscenza, posseduta da tutti gli individui alle origini della specie per assicurasi sopravvivenza e benessere. A differenza dell’istinto, affonda le sue origini nella sua congruenza  rispetto alle esigenze in un dato ambiente e nella trasmissione intergenerazionale; un elemento che quindi può scomparire.

 

 

Di cosa sto parlando nello specifico?

Di una pratica che tramite l’attivazione meccanica e il rinfrescamento delle terminazioni nervose di certe zone vicine alle vie di eliminazione, aiuta il corpo nell’attività di un sistema che gestisce le nostre riserve, le instrada nel nostro organismo, raccoglie le scorie e le espelle con i grassi in eccesso.

 

 

Ne sono venuta a conoscenza grazie ad un’amica biologa. Da quel momento ho approfondito le mie letture in merito.

Nessuna sorpresa, solo tanta voglia di saperne di più. In effetti, chiunque abbia anche solo un minimo di contatto con gli animali domestici si sarà già reso conto della naturalezza della pratica. Ogni giorno i nostri amici animali dedicano del tempo a frizionare e a rinfrescare con la lingua queste zone di discarico.

 

 

 

Alle origini quando i vestiti non costringevano il corpo e le zone genitali erano più libere,

l’azione dell’aria e lo sfregamento dei peli donavano un benefico apporto, a tal fine.

Ora siamo ben lontani da quello stile di vita, ragion per cui dedicare 20 minuti al giorno a questi semicupi è un modo per eliminare tossine e ripristinare il benessere psicofisico a più livelli (muscolare, dermatologico, circolatorio, estetico, etc).

 

 

 

In concreto si tratta di semicupi nell’area genitale fatti con acqua fredda, avendo la premura di mantenere caldo il resto del corpo.

I benefici sono palpabili anche in riferimento alla gravidanza (a partire dal terzo mese), al parto e all’allattamento poiché aiutano a risolvere problemi di incontinenza, di maschera gravidica, di contrazioni, di cintura addominale debole, legati alla lacerazione perineale, senza contare i benefici di cui gioverà un bambino cresciuto in un grembo e allattato da un corpo sano, pulito e senza tossine.

 

 

Tra l’altro, un asciugamano di spugna imbevuto d’acqua fresca e strizzato, passato delicatamente per qualche minuto sui genitali del bambino è una pratica che viene naturale eseguire nei primi tempi, ma che cade troppo presto in disuso.

In realtà può esser d’aiuto per i malanni a cui i bambini possono esser soggetti, come raffreddori, otiti, diarrea, dentizione,… insomma, agendo come veicolo di scarico di tossine e stress, aiuta in tutte le situazioni di disequilibrio psicofisico.

 

 

 

Perché ho voluto parlare di questo?

La risposta che voglio dare è quella di France Guillan (autrice di un libro sui bagni derivativi)

“Mi auguro che ogni famiglia si appropri nuovamente di ciò che appartiene all’umanità e al regno animale da sempre, e che a vostra volta osiate servirvene al fine di continuare il percorso i vita nelle migliori condizioni psicofisiche, sino alla fine dell’esistenza! Altrimenti, a che servirebbe vivere a lungo se non si può più godere della vita?”

 

 

 

 

Marika Novaresio

 

 

 

Leggi anche “Ritrovare il benessere grazie ai bagni derivativi”.

 

 

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